mercoledì 31 ottobre 2012

La Campania nel piatto....La Caprese dalle origini ad oggi...


Cercavo delle filastrocche di Halloween da raccontare alle mie bimbe e ho trovato questa che è davvero adatta  per noi streghe pasticcione....ve la dedico!

Nella cucina delle streghe
Tutte sembrano avere un gran da fare.

C'è la strega che legge una ricetta strana
C'è quella che riempie di ragni una banana.
C'è la strega dietologa che al posto del miele
usa semi di zucca e buccia di mele.

C'è la strega golosa che prepara una torta
Mescolando l'impasto con ossa di morta.
C'è la strega che si vanta del suo fine olfatto
E aggiunge alla pasta peli di gatto.

Nella cucina delle streghe
Tutte sembrano avere un gran da fare.

C'è la strega che vuole sempre stare a dieta
E con sangue di topo la sua insalata completa.
C'è quella che sa che il suo preparato
Servirà a far del principe il suo innamorato.

Tutte si affannano intorno al pentolone
In cui da ore sobbolle il minestrone.
E nel calderone poco invitante
Di cose strane ce ne sono tante.


Voi in quale di queste stregacce vi identificate? Io sono sicuramente quella golosa!

Nell'augurarvi una felice notte delle streghe, vi propongo la mia ispirazione di oggi....

La Campania nel piatto...La Caprese dalle origini ad oggi...

Ho fuso quattro elementi della cucina tipica campana dando vita ad una caprese alternativa, non convenzionale, moderna ed ugualmente gustosa , è una spuma di mozzarella su biscotto di tarallo napoletano, gelatina di pomodoro e pesto di basilico alle mandorle.



Per 2 persone
Per la spuma di mozzarella:
2 mozzarelle di bufala da 100gr/cad
200ml di panna fresca
Procedimento:
Ho frullato la mozzarella nel miixer fino a farla diventare completamente sbriciolata e morbida, da parte ho montato la panna ben ferma, ho infine mescolato i due composti  dall'alto verso il basso con una spatola fino a farli amalgamare per bene,

Per la base biscotto:
6 taralli 'nsogna e pepe
30gr di burro sciolto
1 cucchiaino d'olio

Nel mixer ho frullato i taralli, ho aggiunto l'olio e il burro sciolto, ho mescolato per bene e con l'aiuto di un cucchiaio  ho pressato il composto in una teglia che ho riposto i n frigo per mezz'ora.

Per la gelatina di pomodoro: (l'avevo preparata anche qui)
300gr di passata di pomodoro
2 cucchiai di acqua
3 fogli di gelatina
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di olio
1 mazzetto di basilico

Ho cotto il sugo con l'olio, il sale e il basilico. Da parte ho messo la gelatina in ammollo in acqua fredda, l'ho strizzata per bene e l'ho aggiunta al sugo ancora caldo, ho mescolato fino a farla sciogliere completamente. Ho versato il sugo in un contenitore e ho aspettato che si raffreddasse.

Per il pesto di basilico alle mandorle:
20 foglie di basilico
2 cucchiai di olio
1 cucchiaio di mandorle
1 cucchiaio di parmigiano reggiano
sale qb

Nel mixer ho frullato il basilico con l'olio, il parmigiano, le mandorle e un pizzico di sale.

Per la composizione:
2 bocconcini di bufala
2 pomodorini
2 taralli piccoli
2 ciuffetti di basilico

Con l'aiuto di un ring di metallo ho tagliato 2 dischi di biscotto e 2 di gelatina di pomodoro, in ogni piatto ho posizionato un biscotto alla base, ho farcito con la spuma di mozzarella ed infine ho completato con la gelatina di pomodoro. Ho decorato il piatto con del pesto di basilico alle mandorle, un bocconcino di bufala, un tarallo, un pomodoro e qualche fogliolina di basilico.






Con questa ricetta partecipo al contest di archook I Sapori di fine estate



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martedì 30 ottobre 2012

Charlotte alla crema di pistacchio, nocciola e cioccolato fondente

Ebbene si io soffro di metereopatia, per me il clima mite e il bel tempo sono fonte di grande energia, l'inverno mi invecchia, mi intristisce e mi rende poco attiva...non sopporto il freddo, la pioggia, il vento...come devo fare??? Dovrò andare a vivere alle Canarie...mio cognato mi dice che quella sarebbe una buona soluzione, sempre caldo, sempre bel tempo,sempre in mutande,  sempre fiesta e siesta....quella sarebbe la vita dei miei sogni....ma la realtà invece?...Ci porta  a vivere giornate piene di stress e problemi da risolvere....per altro uggiose e fredde all'improvviso... E' meglio sognare, sognare sempre...magari qualche volta i nostri desideri si avverano pure....chissà! Io ci credo!
Oggi vi offro una fetta di Charlotte, l'ho preparata per il compleanno di mio marito e di mia cognata (la gemella)...spero vi piaccia!



Per la Charlotte:
30 savoiardi per il contorno
10 savoiardi per la base
150gr di biscotti secchi
150gr di cioccolato fondente in scaglie
500gr d mascarpone
500gr di panna montata zuccherata
mezza tazzina di rhum
3 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiai di pasta di nocciole (qui la ricetta)
2 cucchiai di crema di cioccolato alle nocciole
2 cucchiai di crema di pistacchio (ho usato quella di Aroma Sicilia vinta al concorso di Gioia)
100ml di latte
3 fogli di gelatina

Sciroppo per bagnare i savoiardi: 
400ml di acqua
200gr di zucchero
1 tazzina di rhum

Per la ganache al cioccolato fondente
250gr di cioccolato fondente in scaglie
250gr di panna fresca
40gr di burro

Ho fatto riscaldare la panna con il burro, ho quindi versato il cioccolato fondente, ho mescolato fino a che il cioccolato si sciogliesse perfettamente. Ho aspettato che si raffreddasse, l'ho riposta in freezer per mezz'ora e poi l'ho montata.


Per le meringhe:
200gr di albumi
400gr di zucchero a velo
2 cucchiaini di vanillina pura 100%
qualche goccia di limone
1 pizzico di sale

Ho montato gli albumi con un pizzico di sale, mentre si montavano ho aggiunto metà dello zucchero, quando sono risultati ben montati ho continuato a mescolare con una spatola e ho incorporatoil rimanente zucchero, un cucchiaio alla volta, infine ho aggiunto il succo di limone filtrato. Ho messo il composto in una sac a poche e ho formato dei ciuffetti sulla teglia del forno ricoperta da carta da forno, ho infornato in forno preriscaldato a 80° per ca. 4 ore. 


Procedimento:
Per prima cosa ho messo la gelatina in ammollo in acqua fredda, ho riscaldato il latte con i semi di vaniglia, ho strizzato la gelatina e l'ho mescolata al latte fino a farla sciogliere, nel mixer ho frullato il mascarpone con lo zucchero a velo e il rhum, quando il composto è diventato liscio ed omogeneo, ho aggiunto il latte con la gelatina e la panna montata, ho mescolato con una spatola dall'alto verso il basso e ho diviso il composto in tre ciotole, in una vi ho aggiunto la  pasta di nocciole e la crema di cioccolato alle nocciole, in un'altra la pasta di pistacchio, la terza l'ho lasciata bianca.
In una teglia a cerniera, ho disposto i savoiardi, precedentemente inzuppati nello sciroppo, in senso verticale, sulla base della charlotte, ho pressato, con l'aiuto di un cucchiaio, i 10 savoiardi e i biscotti tritati grossolanamente, vi ho versato sopra il composto a nocciola, ho ricoperto di cioccolato fondente in scaglie e ho proceduto versando il composto bianco, ho ricoperto di cioccolato fondente in scaglie e ho concluso con il gusto a pistacchio, ho infine ricoperto il tutto con la la ganache al cioccolato fondente, ho riposto in frigo la torta per 4 ore.
Ho infine decorato con la granella di pistacchi Aroma Sicilia  e le meringhe










 Colgo l'occasione per ringraziare due care amiche virtuali a cui voglio un gran bene e che stimo tanto  Giovanna del blog Cocomerorosso e Ketty el blog Zagara&Cedro che in contemporanea mi hanno assegnato questo prezioso riconoscimento


Questo  riconoscimento è stato creato dallo scrittore spagnolo Alberto Zambade, il quale nel 2008 concesse nel suo blog Leyendas "El Pequeño Dardo " , il seguente premio ai primi quindici blog selezionati da lui e da quel momento il premio iniziò a circolare su internet. Secondo il suo creatore, questo premio vuole " riconoscere il valore di ogni blogger, per il suo impegno nella trasmissione di valori culturali, etici, letterari e personali". Esprimendo in ultima analisi la loro creatività, attraverso il suo pensiero rimane vivo innato tra le sue parole.

I blog che ho scelto sono:
http://laricettachevale.blogspot.it/
http://www.cucinalibriegatti.com/
http://arricciaspiccia-emanuela.blogspot.it/
http://vatineesuvimol.blogspot.it/
http://dolcemeringa.blogspot.it/
http://paneamoreceliachia.blogspot.it/
http://www.tavolartegusto.it/
http://www.assaggidiviaggio.blogspot.it/

Ringrazio tutti voi che passate a trovarmi, che lasciate il vostro segno con i vostri dolcissimi commenti...siete la mia carica! Grazie di cuore!
Un bacio forte forte


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sabato 27 ottobre 2012

Il mio pane dello Shabbat


La sfida dell' MTChallenge di questo mese è molto bella e profonda, mi affascina sempre immergermi in culture e tradizioni differenti dalle mie, e questa è stata una meravigliosa opportunità per farlo.
Mi sono un pò documentata sul culto ebraico che non conoscevo per niente e devo dire che mi sono molto appassionata alla storia, ai riti ed ai culti di questa religione.
Lo Shabbat (il sabato) è uno dei fondamenti dell'ebraismo che prevede la santità, la gioia ed il riposo, questo giorno rappresenta un segno tra il Signore ed il popolo di Israele, è un memoriale dell'esodo, è il giorno per antonomasia della gioia e del raccoglimento, in questo giorno si dovrebbero lasciare da parte tutte le preoccupazioni, si deve mangiare bene, bisogna dedicarsi allo studio ed al riposo,bisogna dedicarsi alle relazioni coniugali e l’ospitalità è un dovere.
Lo Shabbat comincia con il tramonto di venerdì e finisce con il tramonto di sabato. Il venerdì sera ci sono due momenti: la preghiera della sera e la celebrazione domestica, la casa deve essere illuminata da almeno due candele accese dalla padrona di casa, fino all'alba del sabato. La coppia simboleggia la dualità di ogni essere, l'uomo e la donna, anima e corpo, la parola e il silenzio, la creazione e la rivelazione.
Il venerdì sera due pezzi di pane intrecciato (Challot) sono presenti sul tavolo, sono cosparsi di semi che commemorano la manna che Dio fece cadere dal cielo per cibare gli israeliti  nel deserto, prima di mangiarlo viene benedetto e viene spezzato con le mani, mai con il coltello che rappresenta un'arma di guerra.
Il pane Challah non è farcito ed è molto più di un semplice pane intrecciato, un pane che si mangia durante lo Shabbat e nei giorni festivi. E 'altamente simbolico e  ricorda l'importanza dei valori della religione ebraica 
La sfida di Menù Turistico prevede la preparazione di due pani dolci intrecciati unica similitudine con  il pane Challah, la ricetta dell'impasto è quella di Ele e la farcitura era a nostra libera scelta purchè non contenesse alcun tipo di grasso.
Questa è la mia versione....senza semi che dalle mie parti non ho trovato...







 Per l'impasto ho seguito alla lettera la ricetta di Ele:

500 gr di farina 0
2 uova
100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
100 gr di uva passa
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero


Per prima cosa ho setacciato la farina, ho sciolto  il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero, ho fatto riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Ho mischiato  la farina, il sale e lo zucchero, ho versato il lievito e ho iniziato ad impastare, ho poi versato l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino a che si incorporassero perfettamente. Ho lavorato fino a che l'impasto si staccasse perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita.
Ho lasciato lievitare per almeno due ore,  poi ho tagliato l'impasto in due parti uguali. Ho diviso ognuna delle parti in tre pezzi uguali.
Ho steso su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. 
Ho farcito un pane con il primo ripieno, l'ho intrecciato, ho lasciato che lievitasse per  due ore, ho spennellato la treccia con l'uovo sbattuto e ho cosparso con dei fiocchi di zucchero. 
Ho farcito l'altro pane con il secondo ripieno, l'ho intrecciato, ho lasciato che lievitasse per  due ore, ho spennellato la treccia con l'uovo sbattuto e ho cosparso con 3 cucchiai di zucchero di canna.
Ho infornato a 200° per 30 minuti

1° ripieno:
2 pere
2 cachi maturi
succo di mezzo limone
3 cucchiai di uvetta
10 noci
10 mandorle
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di nocciole
2 cucchiai di granella di pistacchi
2 cucchiai di miele millefiori
2 cucchiai di cereali 

Ho tagliato le pere e i cachi a pezzetti, li ho cosparsi di succo di limone, ho aggiunto il miele caldo, la frutta secca e i cereali.

2° ripieno:
300gr di frutta candita
2 cucchiai di uvetta
10 noci
2 cucchiai di miele millefiori

Ho tagliato la frutta candita a pezzetti, l'ho mescolata con l'uvetta, le noci ed il miele caldo







Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Ottobre 2012



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venerdì 26 ottobre 2012

Crema gratinata con cuore di panna acida e frutti rossi

Io adoro il gratin...quella crosticina croccante mi fa letteralmente impazzire....ci sono quei periodi che gratino tutto, ma proprio tutto e quel sant'uomo di mio marito, che realizza sempre, o forse è meglio dire, quasi sempre tutti i miei desideri, probabilmente esausto di sentirmi dire che se avessi avuto un cannello il gratin sarebbe venuto meglio... me lo ha finalmente regalato... un oggetto che era nella mia wish list da tempo....c'è anche da dire che lui è fortunato....si si molto fortunato, nella mia lista non ci sono diamanti, gioielli o ville al mare...ma caccavelle, ciotole, ciotoline e attrezzi da cucina!

Quando è arrivato il pacco ero felicissima, lo abbiamo aperto...ma non me lo ha lasciato prendere, lo ha prima visionato, ha letto le istruzioni e dopo le varie raccomandazioni, le dritte, le precauzioni...me lo ha dato tra le mani come se fosse una pistola....e allontanandosi mi ha detto: "Usalo quando non ci sono le bimbe, non rivolgerlo verso i mobili e tienilo lontano dalle fonti di calore, qui si accende, qui si spegne....divertiti!".

Io dovevo usarlo subito, avevo quella mania compulsiva che mi prende quando devo provare una cosa a tutti i costi....non avevo nulla sottomano e così ho  pensato ad un dolce gratinato, adoro la crema catalana e mi sono ispirata a quella delizia spagnola...devo dire che ne è nato un meraviglioso esperimento....una crema che ti riscalda sin dal primo cucchiaino, una coccola dolce, soffice dopo la crosta croccante di zucchero caramellato, e dal cuore acidulo che risulta essere una vera sorpresa.




Per la crema:
1 uovo intero
1 tuorlo
125ml di panna fresca
125ml di latte
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio raso di amido di mais
semi di vaniglia
un pizzico di cannella in polvere

Ai fornelli:
Ho sbattuto le uova con lo zucchero e l'amido di mais,vi ho versato la panna ed il latte con i semi di vaniglia e la cannella che avevo precedentemente riscaldato. Ho portato la crema ad ebollizione sempre mescolando, fino ad ottenere un composto liscio e vellutato. Ho lasciato che la crema si raffreddasse.


Per la panna acida:
125ml di panna fresca
125ml di yogurt greco
un cucchiaio di succo di limone

Ai fornelli:
Ho mescolato per bene la panna con lo yogurt ed il succo di limone

Per la gratinatura e la composizione:
1 cucchiaio di frutti rossi
1 cucchiaino di composta alle fragole
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 ciuffetto di menta


Preparazione:
Ho versato un cucchiaio di crema nella cocotte, ho livellato per bene e ho aggiunto un cucchiaio di panna acida e un cucchiaio di frutti rossi mescolati con la composta di fragole e qualche fogliolina di menta, ho coperto con la crema, ho livellato per bene con l'aiuto di una spatola, ho cosparso la crema con un abbondante cucchiaio di zucchero di canna e ho gratinato con il cannello fino a che si formasse la crosticina dorata, ho decorato con delle foglioline di menta.









Vi ricordo di partecipare a "Cucinando Curiosando"....su su mandatemi le vostre ricette curiose!


giovedì 25 ottobre 2012

Tartellette con mousse alla ricotta di bufala e marmellata di pere al rosmarino


Lo scorso weekend siamo stati a  Trevignano Romano un incantevole paese medievale di origine vulcanica, situato sulle sponde del lago di Bracciano,  ogni volta che  andiamo lì oltre ad incontrare delle persone stupende, viviamo dei momenti piacevoli e rilassanti. L'atmosfera del lago mi trasmette una serenità piacevolissima, il paesaggio circostante è incantevole, la vegetazione rigogliosa e il tempo sembra passare più lentamente. E' meraviglioso passeggiare in riva al lago e ammirare i cigni e i pesci che guizzano dall'acqua, le bambine si divertono un mondo.

Domenica proprio sul lungolago c'era la fiera dell'artigianato e del piccolo antiquariato, che si tiene la prima e terza domenica di ogni mese, c'erano diverse aziende del luogo che esponevano i prodotti tipici della "Tuscia romana"...come al solito sono andata alla ricerca di prodotti particolari e devo dire che ne sono davvero soddisfatta, ho fatto delle scoperte interessantissime e deliziose...

Ho conosciuto Roberta una ragazza straordinaria che con la sua passione e i prodotti naturali del suo orto realizza delle straordinarie marmellate, sono deliziose e inusuali, le ho assaggiate tutte e sono deliziose da sole o accompagnate ai formaggi.
 L'azienda è giovane ed è nata dalla passione e dall'amore di quattro affiatatissimi amici, consegnano in tutta Italia e vi consiglio di provare i loro prodotti, lo sapete non amo pubblicizzare, non mi piace, ma quando vedo delle realtà pulite, genuine e con un grande talento e un grande amore per quello che fanno, penso che siano da premiare...
Per questa ricetta ho usato la  marmellata di pere al rosmarino, ma Roberta realizza anche una marmellata alle mele, uvetta e cannella, una alle carote, mandorle e zenzero e un'altra alle mele cotogne e vaniglia...tutte eccezionali  questo è il suo indirizzo e-mail Le marmellate di Roberta , il loro sito è ancora in costruzione.


Come dice Totò: " Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni!"...Vi offro una tartelletta va...possono essere ottime per l'aperitivo e per dessert...





 Per 12 tartellette:
100gr di burro freddo
200gr di farina
70ml di acqua ghiacciata
sale q.b.

Ho inserito nel mixer il burro tagliato a pezzetti, la farina e il sale, l'ho azionato per 3 minuti, ho ottenuto un composto sabbiato, l'ho versato sulla spianatoia a fontana e al centro vi ho aggiunto l'acqua ghiacciata. Ho impastato velocemente fino ad ottenere una palla, ho coperto l'impasto con la pellicola e l'ho messo a riposare in frigo per mezz'ora.
Passato il tempo, ho steso la pasta, l'ho tagliata con un ring di metallo e l'ho posizionata negli stampini precedentemente imburrati ed infarinati, ho bucato la pasta con i rebbi di una forchetta e ho infornato le tartellette in forno preriscaldato a 200° per 15 minuti.

Per la mousse di ricotta di bufala:
500gr di ricotta di bufala
100gr di panna fresca

Con la frusta da pasticcere ho mescolato per bene la ricotta fino ad ottenere una crema, da parte ho montato la panna fresca, ho mescolato i due composti con una spatola dall'alto verso il basso, ottenendo una mousse compatta e spumosa.

Per la decorazione:
Ciuffetti di rosmarino
Marmellata di pere al rosmarino

Ho farcito le tartellette con la mousse di ricotta e un cucchiaio di marmellata di pere al rosmarino, ho decorato con dei ciuffetti di rosmarino.


Curiosità:
Il rosmarino viene utilizzato:
  • In cucina  come pianta aromatica
  • Come pianta ornamentale nei giardini, per bordure, aiuole e macchie arbustive, o per la coltivazione in vaso su terrazzi
  • Le foglie, fresche o essiccate, e l'olio essenziale, come pianta medicinale.
  • Nell'industria cosmetica come shampoo per ravvivare il colore dei capelli o come astringente nelle lozioni; nelle pomate e linimenti per le proprietà toniche. In profumeria, l'olio essenziale ricavato dalle foglie, viene utilizzato per la preparazione di colonie, come l'Acqua d'Ungheria
  • Come insettifugo o deodorante ambientale nelle abitazioni, bruciando i rametti secchi


Qualche scatto di Trevignano.....

Il Lago
Il mercatino


 Lo stand di Roberta



 Percorsi naturalistici





 Conoscete questi frutti?
Io non li conoscevo e li ho mangiati per la prima volta proprio a Trevignano, ci sono diversi alberi di questi frutti, sono dolcissimi e gradevolmente aciduli....sono le gensole o giuggiole....


 “Con questa ricetta partecipo al contest L’Autunno in un Boccone ideato da About Food e Cassandra.it - vendita di prodotti tipici di Alta Gastronomia



Vi ricordo di partecipare  a " Cucinando Curiosando"



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